Nella stesura di questo blog si è spesso parlato di come il raccontare avviene attraverso i libri, che sono una forma di scrittura su fogli, che a loro volta sono l'evoluzione della scrittura su pietra, su argilla, su corteccia d'albero, su lamiere di metallo.
I libri sono oggi giorno fatti di carta, ed è su questo argomento che ci soffermeremo oggi.
Innanzitutto, c'è da definire la carta come un materiale igroscopico (che significa che è un materiale che ha la capacità di assorbire le molecole d'acqua presenti nell'ambiente), composto da materie prime vegetali, unite per feltrazione (il feltro è, infatti, una stoffa prodotta con l'infiltramento di fibre; in genere, una stoffa in feltro è realizzata in pelo animale) ed essiccate. Si presenta nella forma di fogli sottili e può essere arricchito da collanti, cariche minerali, coloranti e additivi diversi.
Si intende carta i fogli di 10÷150 g/m² con spessore 0,03÷0,3 mm, ma nell'uso comune carta indica una gran varietà di tipologie di tale materiale.
- Cartoncino
- Cartone
- Cartone ondulato
- Carta velina
- Carta riso
- Carta crespa
- Carta glassine
- Carta assorbente
- Carta igienica
- Carta da parati
- Carta carbone
- Carta gommata
- Carta adesiva
- Carta da cucina
- Carta vellutata
- Carta monolucida
- Carta patinata
- Carta politenata
- Carta di Amalfi
- Carta ECF
- Carta chimica
- Carta termica
- Carta da forno
- Carta siliconata
- Carta da lucido
- Chine-collé
- Carta da zucchero
- Carta da origami
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