lunedì 25 maggio 2020

#Step19: La Scienza del Raccontare

Nel corso dell'andamento di questo blog si è notato quando oggi si raccontano un sacco di storie e si è, inoltre, immersi in mondo di piena comunicazione. Ci sono stati, poi, vari studi sul cervello umano nei quali si è dimostrata l'importanza del racconto e su come costruirlo.
Lobi cerebrali: in rosa, il lobo frontale; in verde,
il lobo parietale; in blu, il lobo occipitale
Infatti, come scrive Leo Wildrich, quando si ascolta una noiosa presentazione PowerPoint si attivano alcune aree del cervello, mentre quando ci viene raccontata una storia il cervello si attiva completamente
Ma, proprio perché siamo continuamente bombardati da storie sul lavoro, sul web, nella comunicazione scientifica e in quella di mercato, è molto più difficile raccontare storie, tanto che un termine oggi molto utilizzato è proprio storytelling, che è, molto banalmente, l'atto del narrare. Un'analisi più approfondita, comunque, fa scoprire che il termine è utilizzato inoltre per indicare la disciplina che utilizza i principi della retorica e della narratologia, e che si riferisce alle diverse opere di narrativa, sia audiovisive sia letterarie. Occorre però porre attenzione sullo storytelling management, che indica invece la disciplina che applica i principi della narrazione all'impresa, generando documenti cartacei, digitali e relazionali che possono essere applicate alle diverse aree e funzioni aziendali. Un buon storytelling deve essere composto da un pensiero narrativo, che organizza l'esperienza soggettiva e interpersonale, e da un discorso narrativo, che rende possibile la riflessione. Inoltre, lo storytelling trova applicazione in ambito di pedagogia e di educazione, in quanto il suo ricorso può essere di facile comprensione per l'apprendimento dei bambini.

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