domenica 31 maggio 2020

Step #24: La mappa concettuale completa di Raccontare

In questo blog era già stata elaborata la mappa concettuale di Raccontare, ma come si capirà meglio leggendo l'ultimo post, questo blog è parte integrante del corso universitario di Storia della tecnologia, tenuto da Vittorio Marchis, del già citato Politecnico di Torino, motivo per il quale sta per giungere al termine. Ma non è questo il post in cui si può leggere delle ultime considerazioni sul verbo/azione raccontare, in quanto qui si farà un riassunto di tutto ciò di cui si è parlato all'interno del blog, ampliando la mappa concettuale vista all'inizio dell'avventura.


venerdì 29 maggio 2020

Step #23: Datasheet del nuovo brevetto per Raccontare

Nello scorso post si è visto che un ottimo modo per innovare il modo di raccontare anche per coloro che hanno difficoltà fisico-motorie nel farlo sarebbe studiare un sistema a impulso diretto dalla persona affetta in difficoltà direttamente al ricevente.
Vediamo, quindi, il relativo datasheet:

Step #22: Un nuovo brevetto per Raccontare!

In un mondo come quello odierno è difficile trovare un'invenzione che non sia ancora stata brevettata, tanto più visto il fatto che le innovazioni tecnologiche sono sempre più veloci e frequenti, facendo in modo che nuove tecnologie diventino presto obsolete. 

L'Internet, e nello specifico un blog pubblico, non è esattamente il luogo nel quale è opportuno pubblicare quella che potrebbe essere una nuova invenzione, dal momento che è di facile accessibilità e le idee tecnologiche sono facile oggetto di spionaggio. Già nel Settecento, quando è stato introdotto il primo modo posto a tutela delle proprietà intellettuali, il problema di rubare le idee altrui era alto... figuriamoci oggi, dove tutti i giorni si sente almeno una notizia di furto di dati! A ogni modo, come promesso dal titolo, proverò in questo post a inventare una possibile innovazione per Raccontare, soffermandomi in questo caso sulle disabilità visive, uditive e vocali di utenti che hanno molto da raccontare ma che, sfortunatamente, non sempre riescono.

Considerando il fatto che già esistono sistemi di lettura e audio-lettura dei pensieri basato sull'immissione di dati tramite una tastiera (si vedano, per esempio, i primi episodi di Zoey's Extraordinary Playlist, dove la protagonista inventa un sistema del genere perché lei, la sua famiglia e gli amici riescano a comprendere il padre di Zoey affetto da paralisi supernucleare progressiva) e il software predittivo di Stephen Hawking affetto da sclerosi laterale amiotrofica (ben descritto, inoltre, nel film La teoria del tutto), risulta facile comprendere come tecnologie del genere non possono fare altro che essere migliorate. Ed è, inoltre, importante che tecnologie di questo tipo siano effettivamente rinnovate, per permettere a tutti la possibilità di raccontareDunque, si può dire che l'immissione per tastiera sia stata ampliamente superata dall'immissione tramite impulso muscolare, il che significa che occorrerebbe ora innovare il sistema tramite impulso diretto, senza passare cioè tramite un accessorio (che, nel caso di Stephen Hawking, è il paio di occhiali da vista).Vediamo, nel prossimo post, come sarebbe possibile effettuare questo tipo innovazione.

Step #21: Chi ha brevettato per Raccontare?

Grazie all'ausilio del sito Google Patents si è venuti a scoprire che nel 1984 è stato prodotto, in Italia, una bambola giocattolo che racconta fiabe e ninne nanneL'invenzione è di Giorgio Ricci Lupis ed è stata registrata all'Ufficio Brevetti l'11 dicembre 1984. Fa riferimento al numero di pubblicazione IT8434079V0 e al numero di priorità IT3407984U.

Sempre grazie a una ricerca sul sito Google Patents, si scopre che non è l'unico caso di bambole che raccontano fiabe: nel 2002, per esempio, viene infatti registrata una macchina racconta fiabe ed erogatrice di sorpresine per bambini. È questa un'invenzione sempre italiana, ma di Gianfranco Serraioco, che l'ha realizzata il 4 febbraio 2002 e ha avuto la priorità numero ITPE20020001, ma l'ha pubblicata solo a più di un anno più tardi, ovvero il 4 agosto 2003 ricevendo numero ITPE20020001U1.


mercoledì 27 maggio 2020

YouTube e la Scienza dei Nuovi Media

I media digitali, anche conosciuti come nuovi media, sono quei mezzi di comunicazione di massa sviluppati grazie all'informatica, ovvero la scienza che si occupa del trattamento dell'informazione mediante procedure automatizzate, e in correlazione con essa. Si tratta di mezzi di comunicazione di massa (mass media), ovvero di mezzi che servono per connettere il soggetto trasmittente con il soggetto ricevente. 
Sono molto importanti nel contesto del raccontare moderno, in quanto il raccontare moderno si basa quasi esclusivamente sull'utilizzo dei media, e sin dall'invenzione del telefono da parte di Antonio Meucci (seppure il brevetto è attestato ad Alexander Graham Bell) non fanno altro che aggiornarsi in continuazione. 
Tra i nuovi media vi è la piattaforma web YouTube, che fondata il 14 febbraio 2005 consente oggigiorno la condivisione e la visualizzazione di in rete di contenuti multimediali tramite la divulgazione di video (video sharing). Nel corso del tempo ha ampliato la sua offerta mediante l'implemento di servizi collaterali, pensate specificamente per bambini (YouTube Kids), per la musica (YouTube Music), per i programmi televisivi (YouTube TV per mezzo di YouTube Originals).

lunedì 25 maggio 2020

#Step20: La carta

Nella stesura di questo blog si è spesso parlato di come il raccontare avviene attraverso i libri, che sono una forma di scrittura su fogli, che a loro volta sono l'evoluzione della scrittura su pietra, su argilla, su corteccia d'albero, su lamiere di metallo. 
I libri sono oggi giorno fatti di carta, ed è su questo argomento che ci soffermeremo oggi.

Innanzitutto, c'è da definire la carta come un materiale igroscopico (che significa che è un materiale che ha la capacità di assorbire le molecole d'acqua presenti nell'ambiente), composto da materie prime vegetali, unite per feltrazione (il feltro è, infatti, una stoffa prodotta con l'infiltramento di fibre; in genere, una stoffa in feltro è realizzata in pelo animale) ed essiccate. Si presenta nella forma di fogli sottili e può essere arricchito da collanti, cariche minerali, coloranti e additivi diversi. 


Si intende carta i fogli di 10÷150 g/m² con spessore 0,03÷0,3 mm, ma nell'uso comune carta indica una gran varietà di tipologie di tale materiale.

#Step19: La Scienza del Raccontare

Nel corso dell'andamento di questo blog si è notato quando oggi si raccontano un sacco di storie e si è, inoltre, immersi in mondo di piena comunicazione. Ci sono stati, poi, vari studi sul cervello umano nei quali si è dimostrata l'importanza del racconto e su come costruirlo.
Lobi cerebrali: in rosa, il lobo frontale; in verde,
il lobo parietale; in blu, il lobo occipitale
Infatti, come scrive Leo Wildrich, quando si ascolta una noiosa presentazione PowerPoint si attivano alcune aree del cervello, mentre quando ci viene raccontata una storia il cervello si attiva completamente
Ma, proprio perché siamo continuamente bombardati da storie sul lavoro, sul web, nella comunicazione scientifica e in quella di mercato, è molto più difficile raccontare storie, tanto che un termine oggi molto utilizzato è proprio storytelling, che è, molto banalmente, l'atto del narrare. Un'analisi più approfondita, comunque, fa scoprire che il termine è utilizzato inoltre per indicare la disciplina che utilizza i principi della retorica e della narratologia, e che si riferisce alle diverse opere di narrativa, sia audiovisive sia letterarie. Occorre però porre attenzione sullo storytelling management, che indica invece la disciplina che applica i principi della narrazione all'impresa, generando documenti cartacei, digitali e relazionali che possono essere applicate alle diverse aree e funzioni aziendali. Un buon storytelling deve essere composto da un pensiero narrativo, che organizza l'esperienza soggettiva e interpersonale, e da un discorso narrativo, che rende possibile la riflessione. Inoltre, lo storytelling trova applicazione in ambito di pedagogia e di educazione, in quanto il suo ricorso può essere di facile comprensione per l'apprendimento dei bambini.

#Step18: Raccontare in un fatto di cronaca

In un articolo pubblicato su AgenSir nella giornata del 24 maggio 2020 si riportano le parole di Papa Francesco: 
Raccontare e condividere storie costruttive serve per comprendere che siamo tutti parte di una storia più grande di noi.
La giornata di ieri era, infatti, la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, nel quale si mette in evidenza, per l'appunto, l'importanza del raccontare, perché, spiega Papa Francesco:
[...] credo che per non smarrirci abbiamo bisogno di respirare la verità delle storie buone: storie che edifichino, non che distruggano; storie che aiutino a ritrovare le radici e la forza per andare avanti insieme.
La comunicazione è, infatti, oggi alla base di qualsiasi rapporto sociale e, in quanto tale, dovrebbe poter raccontare qualcosa di potenzialmente costruttivo, al fine di migliorare la società in un ottica di sostenibilità.

domenica 24 maggio 2020

Book sharing! La ballata dell'Usignolo e del Serpente


Scheda informativa
  • Titolo originale: The ballad of Songbirds and Snakes
  • Autore: Suzanne Collins
  • Copertina: Tim O'Brien, Elizabeth B. Parisi
  • Traduzione: Simona Brogli
  • Editore: Bruno Mondadori
  • Prima Pubblicazione: Maggio 2020
  • Pagine: 480
  • Prezzo: € 22,00
Trama

L'ambizione lo nutre, la competizione lo guida. Ma il potere ha un prezzo.
È la mattina della mietitura che inaugura la decima edizione degli Hunger Games. 
A Capitol City, il diciottenne Coriolanus Snow si sta preparando con cura: è stato chiamato a partecipare ai Giochi in qualità di mentore e sa bene che questa potrebbe essere la sua unica possibilità di accedere alla gloria. La casata degli Snow, un tempo potente, sta attraversando la sua ora più buia. Il destino del buon nome degli Snow è nelle mani di Coriolanus: l'unica, esile, possibilità di riportarlo all'antico splendore risiede nelle capacità del ragazzo di essere più affascinante, più persuasivo e più astuto dei suoi avversari e di condurre così il suo tributo alla vittoria.
Sulla carta, però, tutto è contro di lui: non solo gli è stato assegnato il Distretto più debole, ma in sorte gli è toccata la femmina della coppia di tributi.
I destini dei due giovani, a questo punto, sono intrecciati in modo indissolubile. D'ora in avanti, ogni scelta di Coriolanus influenzerà inevitabilmente i possibili successi o insuccessi della ragazza. Dentro l'arena avrà luogo un duello all'ultimo sangue, ma fuori dall'arena Coriolanus inizierà a provare qualcosa per il suo tributo e sarà costretto a scegliere tra la necessità di seguire le regole e il desiderio di sopravvivere, costi quel che costi.

Recensione

Era da mesi, da quanto l'autrice Suzanne Collins, verso la fine dello scorso anno, ha annunciato il "ritorno a Panem", che non vedevo l'ora di leggere questo libro. Mi ha subito suscitato interesse dato che, la trilogia de The Hunger Games si è legata così forte a me.
Perciò, quando lo scorso diciannove maggio duemilaventi, il libro è finalmente uscito, non ho resistito ad andarlo subito a comprare. E a mettermi a leggerlo, nonostante dovessi studiare.
È stato una lettura cruda fin dall'inizio, e soprattutto nelle prime pagine, che mi ha subito intrigata e fatto venire la voglia di proseguire la lettura, nonostante la trama ufficiale mi abbia fatto venire dei dubbi sul contenuto del libro, e non solo a me, motivo per cui allego qui di seguito quella che dovrebbe essere  a mio parere – la vera trama stampata sulla copertina, nella speranza che chiunque si imbatta in questa recensione fatta per riempire un blog sul tema del Raccontare, come compito a casa per il compimento di un esame universitario non storca il naso e legga questo libro: 
Sono passati dieci anni dalla fine dalla guerra, da quando i ribelli sono stati sconfitti e sono stati indetti gli Hunger Games per ricordare ai Distretti chi è che comanda. Ma Capitol City non si è ancora ripresa completamente, le macerie risiedono ancora per le strade a memoria che neanche nella capitale la guerra ha portato gioie e persino alcune tra le famiglie più ricche e influenti sono ancora in difficoltà. La decima edizione degli Hunger a Games è però in punto di svolta…
Tra ballate e canzoni si viene, infatti, a scoprire molto di più della storia di Panem, e nonostante la storia d'amore, indubbiamente al centro dell'attenzione per via del punto di vista principale di Coriolanus Snow, si comprende come si è arrivati ai settantaquattresimi Hunger Games, nei quali Katniss Everdeen si offrì volontaria per la sua sorellina Prim.

Valutazione

★★★★★ 5/5

mercoledì 20 maggio 2020

Scienza: indice degli autori

Come anticipato nel post inerente l'indice degli autori di narrativa, si effettua qui l'indice degli autori della Scienza.

A come Archimede
B come Bohr Niels
C come Curie Marie 
G come Galilei Galileo 
M come Minsky Marvin
N come Newton Isaac
O come Onsager Lars
P come Pitagora
T come Tesla Nikola
W come White Robert Joseph 
Y come Young Hugh
Z come Zubrin Robert 

Narrativa: indice degli autori

Con l'ispirazione del post dell'abbecedario del raccontare e del post del testimonial del raccontare, oggi vi propongo l'indice degli autori di narrativa. Seguirà un post più specifico con la materia di Storia della Tecnologia, contente l'indice degli autori della Scienza.

A come Asimov Isaac
C come Collins Suzanne
D come Dashner James
E come Ende Michael 
F come Cornelia Funke
K come King Stephen
V come VanderMeer Jeff
W come Wilde Oscar
Z come Zola Émile

domenica 17 maggio 2020

Book Sharing! The Hunger Games


Scheda informativa
  • Titoli originali: The Hunger Games, Catching Fire, Mockingjay
  • Autore: Suzanne Collins
  • Copertine: Lions Gate Film Inc. per il primo libro, Tim O'Brien per il secondo e il terzo libro
  • Traduzione: Fabio Paracchini, Simona Brogli
  • Editore: Bruno Mondadori
  • Prima Pubblicazione: primo libro: 2009; secondo libro: 2010, terzo libro: 2012
  • Pagine: primo libro: 370; secondo libro: 376; terzo libro: 420
  • Prezzo: € 14,90 per il primo libro, € 17,00 per il secondo e il terzo libro
Trama

Hunger Games
Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience.
Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due vole in 73 edizioni, e sa di avere poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta.
Nella squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa di farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna sapere scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna sapere perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo.

La ragazza di fuoco
Non puoi rifiutarti di partecipare agli Hunger Games. Una volta scelto, il tuo destino è scritto. Dovrai lottare fino all'ultimo, persino uccidere per farcela. Katniss ha vinto. Ma è davvero salva? Dopo la settantaquattresima edizione degli Hunger Games, l'implacabile reality show che si svolge a Panem ogni anno, lei e Peeta sono, miracolosamente, ancora vivi.
Katniss dovrebbe sentirsi sollevata, perfino felice. Dopotutto, è riuscita a tornare dalla sua famiglia e dall'amico di sempre, Gale.
Invece nulla va come Katniss vorrebbe. Gale è freddo e la tiene a distanza. Peeta le volta le spalle. E in giro si mormora di una rivolta contro Capitol City, che Katniss e Peeta potrebbero avere contribuito a fomentare.
La ragazza di fuoco è sconvolta: ha acceso una sommossa. Ora ha paura di non riuscire a spegnerla. E forse non vuole neppure farlo.
Mentre si avvicina il momento in cui lei e Peeta dovranno passare da un Distretto all'altro per il crudele Tour della Vittoria, la posta in gioco si fa sempre più alta. Se non riusciranno a dimostrare di essere perdutamente innamorati l'uno dell'altra, Katniss e Peeta rischiano di pagare la vita...

Il canto della rivolta
Contro ogni previsione, Katniss Everdeen è sopravvissuta all'Arena degli Hunger Games. Due volte.
Ora vive in una bella casa, nel Distretto 12, con sua made e la sorella Prim. E sa per sposarsi. Sarà una cerimonia bellissima, e Katniss indosserà un abito meraviglioso. 
Sembra un sogno... 
Invece è un incubo.
Katniss è in pericolo. E con lei tutti coloro a cui vuole bene. Tutti coloro che le sono vicini. Tutti gli abitanti del Distretto. Perché la sua ultima vittoria ha offeso le alte sfere, a Capitol City. E il presidente Snow ha giurato vendetta.
Comincia la guerra. Quella vera. 
Al cui confronto l'Arena sembrerà una passeggiata.
Che gli Hunger Games abbiano fine.

Recensione

La prima volta che lessi la trilogia avevo sedici, diciassette, diciotto anni. Proprio come la protagonista del romanzo dispotico qui presentato. Ma, da allora, rilettura dopo lettura, rilettura dopo rilettura, questa trilogia è rimasta nel mio cuore. 
Pare strano, visto che è la cruda narrazione di una storia altrettanto cruenta, raccontata in prima persona dalla protagonista Katniss Everdeen. Ma non ci si può non innamorare dei personaggi, sopravvivere agli Hunger Games insieme non solo a Katniss ma, anche, a sua sorella Prim e a sua madre, al suo migliore amico Gale, al ragazzo del pane Peeta, e a tutti gli altri.
Perché, nonostante sia una lettura in prima persona, nonostante vi sia solo il punto di vista di Katniss, la trilogia è strutturata in maniera tale da cercare di comprendere tutti i punti di vista dei personaggi.
Seppure, inoltre, sia una trilogia ambientata in futuro dispotico, fa riflettere su una cosa: è questo il mondo che vogliamo? 

Valutazione

★★★★★ 5/5

Note aggiuntive

Dalla trilogia di romanzi è stata tratta una tetralogia di film. Il primo film è stato girato da Gary Ross, mentre negli ultimi tre il regista è Francis Lawrence. Il cast è rimasto invariato, e nonostante le piccole imperfezioni del primo film è una saga cinematografica che vale i suoi cinque punti di valutazione totali sotto tutti gli aspetti, grazie anche alla presa in mano del film proprio da Francis Lawrence.

Il 19 maggio 2020, sia negli Stati Uniti sia in Italia, uscirà il prequel The ballad of songbirds and snakes

sabato 16 maggio 2020

Step #17: L'abbecedario di raccontare

L'abbecedario è 
l'unica materia di studio che si può possedere dalla a alla z 
- Andrè Mycho

Si intende dunque l'alfabeto, che è un sistema di scrittura i cui segni grafici (grafemi) rappresentano singolarmente il segno delle lingue (foni e fonemi).

Qui di seguito vediamo di farne uno per raccontare.

A come Autore
B come Bambini
C come Canzone
D come Disegno
E come Esopo
F come Fotografia
G come Giocare
H come Horror
L come Libro
M come Mente
N come Narratore
O come Omero
P come Protagonista
Q come Quadro
R come Racconto
S come Storytelling
T come Trama
U come Uhland
V come Voce
Z come Zampognaro

mercoledì 13 maggio 2020

Step #16: Un testimonial di raccontare

Sono molti i protagonisti che, nel corso del tempo e, quindi, della storia, hanno fatto loro il raccontare. Negli scorsi post, abbiamo per esempio visto Dante Alighieri, Leonardo e i menestrelli, ma chi potrebbe essere un testimonial del raccontare oggigiorno, per la loro attuale importanza nel mondo e nel modo del raccontare?
Vengono alla mente un sacco di scrittori... J.R.R. Tolkien, C.S. Lewis, Michael Ende, Isaac Asimov, Philip K. Dick, Paulo Coehlo, Mauro Corona, Stephen King, Haruki Murakami, Osho Rajneesh, ... e si potrebbe proseguire elencandoli tutti ma, più che un post di blog, uscirebbe fuori un'enciclopedia. 
Perciò, soffermiamoci quest'oggi sulla figura parecchio discussa di J.K. Rowling.






Joanne Rowling, impropriamente denominata Joanne Kathleen Rowling per via della sua prima comparsa nel mondo editoriale, ha la fama e nomea indubbiamente legata alla serie di romanzi di Harry Potter, saga che ha avvicinato molti giovani della mia generazione non solo alla lettura ma, anche, alla scrittura. Ma ha scritto anche Il Seggio Vacante e, sotto lo pseudonimo di Robert Galbraith, è inoltre l'autrice della serie di libri di Cormoran Strike.

Step #15: Innovazioni per raccontare nel XX secolo

La televisione è un'importante innovazione sul modo di raccontare, in quanto ha permesso il modo di narrare tramite la forma visiva, oltre che quella vocale.
Primo televisione italiano, 1936
Inoltre, è possibile definire la televisione come la madre di internet, in quanto quest'invenzione è, oggigiorno, artefice della comunicazione non solo scritta ma anche vocale e video e ha ulteriormente innovato il modo di raccontare.
Simbolo di internet

venerdì 8 maggio 2020

L'evoluzione dei linguaggi

linguaggi sono alla base del raccontare, motivo per il quale oggi ci concentreremo sull'evoluzione dei linguaggi nel corso del Settecento. Per farlo, esamineremo il libro "Le metamorfosi dei linguaggi" di Carlo Borghero e Rosamaria Loretelli.
Il manuale parta con l'esaminare il libro di Raymond Williams, "Cultura e rivoluzione industriale", mettendo in evidenza come tra la metà e la fine del Settecento sia cambiato il significato di alcune parole chiave, tra cui i termini industriademocraziaarte cultura
  • L'industria passa dal significare abilità a essere un termine collettivo per indicare le istituzioni produttive.
  • La democrazia abbandona la sua collocazione letteraria echeggiante nell'Antica Grecia per introdursi nel vocabolario politico di tutti i giorni.
  • L'arte passa dal significare abilità professionale all'indicare la capacità legata alla produzione creativa.
  • La cultura abbandona il significato di cura dello sviluppo naturale e prende quello di cultura in senso stretto.
Questa variazione di significato riflette il cambiamento della società, come per esempio la separazione dell'attività produttiva artigianale dall'attività artistica, in quanto quest''ultima emerge come campo a sé.

mercoledì 6 maggio 2020

Step #14: Raccontare nell'Ottocento

Nel corso dell'Ottecento ha luogo la nascita del cosiddetto Bildungsroman, ovvero il romanzo di formazione. Si tratta di un genere letterario narrante l'evoluzione del protagonista verso la maturazione e l'età adulta, non scordando inoltre la sua origine storica. Nasce con lo scopo di promuovere l'integrazione sociale del protagonista, ma oggi racconta emozioni, sentimenti, progetti e azioni viste nel loro nascere dall'interno.
Nella tipologia letteraria del romanzo di formazione rientrano, inoltre la novella dello sviluppo, la novella della fase educativa e la novella della formazione artistica, ed è applicata inoltre a modelli narrativi di comunicazione visiva, come il cosiddetto cinema di genere adolescenziale
Un esempio romanzo di tale genere letterario è Little Women di Louise May Alcott. Tale libro segue infatti la storia delle quattro sorelle March (Meg, Jo, Beth e Amy): è ambientato durante la Guerra di Secessione Americana, quando il loro padre ne è partito come cappellano lasciandole le figlie e la moglie a casa. Le ragazze, con i loro pregi e i loro difetti, pur essendo povere e con i problemi tipici dell'adolescenza, imparano a crescere e a diventare ragazze responsabili, pronte a difendersi da qualsiasi vicissitudini. 

Step #13: Raccontare nel Settecento

Tristam Shandy di Laurence Sterne è la biografia di un personaggio eponimo instabile e confuso, dove l'eroe è una figura embrionale nel corso di tutta la sua storia. Si tratta di un'opera piena di doppi sensi, digressioni e disposizioni grafiche. È interessante l'utilizzo frequente l'utilizzo della metanarrazione.
Tale romanzo influenza molto la letteratura futura, ed è possibile citare in questo senso James Joyce, Samuel Beckett, George Perec, Thomas Pynchon e Javier Marìas.
Tristram Shandy nasce in una notte tra la domenica e il lunedì del marzo 1718, ma prima ancora di venire al mondo crea già contrasti tra il padre Walter (un mercante colto e interessato alla filosofia) e sua moglie Elizabeth Mollineux: mentre lei vorrebbe partorire a Londra, il marito è deciso che la nascita di suo figlio debba avvenire a Shandy-Hall. Inoltre, Elizabet rifiuta di essere assistita da un medico ostetrico, pretendendo di essere aiutata dalla vecchia levatrice del villaggio la cui esperienza è costruita sulla fortuna. Si nota fin da subito come la famiglia di Tristam sia molto originale, soprattutto per quanto riguarda la parte paterna: il padre affronta con metodo ogni situazione considerandosi un oratore nato, lo zio Tobia è un uomo d'onore dotato di pudicizia che ha forti dubbi sulla sua virilità. Attorno a Tristam vi sono, inoltre, altri personaggi piuttosto bizzarri, tra cui l'ingenuo parroco Yorik, il caporale Tim e la vedova Wadman.